Tessuti…ecco come si realizzano:
Le fibre di seta poi proseguono il loro percorso di trasformazione raggruppate a seconda del loro grado di lavorazione, ed il prossimo processo sarà la scopinatura eseguita tramite macchinari a spazzole per unire i capi delle bave.
La fibra di seta, oltre a queste distinzioni, ha ulteriori classificazioni che dipendono dalle proprietà legate al paese di origine: il colore, una proprietà che identifica la qualità della seta, che va dal bianco, al giallo e al verdognolo, più il colore della fibra è uniforme, senza macchie, più è pregiata; altro elemento fondamentale è la lucentezza, che generalmente ne contraddistingue il grado di lavorazione subito dalla fibra di seta, infatti maggiori processi di sgommatura ( cioè eliminazione della sericina) ha subito, più lucente e migliore sarà.
La seta e altre caratteristiche:
– alta igroscopicità, cioè assorbe l’umidità senza dare sensazione di bagnato al tatto;
– è un buon conduttore termico;
– è un ottimo isolante nei confronti dell’elettricità;
– a contatto con la fiamma brucia lentamente.
Le fibre di seta durante la lavorazione, come accennato in precedenza, hanno notevoli scarti, che andranno a formare, insieme ai bozzoli scartati per le loro scarse qualità, il cascame. Quest’ultimo costituisce circa il 70% della seta greggia, e a seconda della fase lavorativa in cui è stato prelevato viene utilizzato per la produzione di altri filati.
Dalla fibra della seta si possono ottenere tre importanti filati:
– L’organzino, ottenuto con due filamenti di seta, prima ritorti su se stessi in un senso, per aumentarne la resistenza, poi assieme nel senso opposto. Questo tipo di filato, essendo molto resistente, viene utilizzato per l’ordito;
– Il “crèpe”, realizzato con due fili di seta, non ritorti su se stessi, ma fortemente ritorti tra loro utilizzando anche del vapore acqueo. Produce un tessuto di tipo ondulato con una caratteristica crespatura;
– Il ritorto per trama, eseguito con più filamenti ma con una torsione più leggera quindi meno tenace e resistente.
Con i cascami della seta si ottengono questi filati:
– schappe, termine francese che sta ad indicare un filato pettinato;
– shantung, proveniente dalla Cina con una superficie ruvida, con nodi, molto irregolare dovuta dalle diverse caratteristiche delle bave utilizzate;
– bourette, termine francese che sta ad indicare un filato cardato con superficie irregolare, rustica.
………alla prossima puntata!
Cattaneo Cravatte per lavoro e per passione.